Bravo, auguri y otras felicitaciones en italiano


diferencia auguri complimenti
In italiano usiamo diverse espressioni per fare gli auguri a qualcuno o per esprimere il nostro apprezzamento nei confronti di un fatto o di un comportamento.

Vediamo quali sono queste espressioni e quando vanno usate, a seconda delle circostanze.

Auguri

In genere si usa PRIMA di fare qualcosa di importante, ad esempio prima di un esame, prima di un matrimonio, prima di una gara sportiva, prima di un viaggio importante, ecc.
D’altra parte, usiamo AUGURI anche come felicitazione generica negli eventi festivi (non necessariamente prima della festa): per il compleanno, per Natale, per Pasqua e per qualsiasi altra festa, possiamo dire semplicemente: Auguri! (Oltre a «buon compleanno», «buon Natale», «buona Pasqua», «buon anno», ecc.).

Auguri! Tanti auguri di buon compleanno!
Ti sposi domani? Auguri!
Stefano ha deciso di partire per l’Australia. Fagli gli auguri da parte mia.

Congratulazioni

Diciamo «Congratulazioni!» DOPO che si è raggiunto un obiettivo importante, in genere con un tono formale o semiformale, anche tra amici, proprio per l’importanza di ciò che è stato fatto.
Ad esempio, possiamo usare quest’espressione dopo il conseguimento di un titolo di studio, dopo una scoperta scientifica, dopo la pubblicazione di un libro, dopo una promozione sul lavoro, ecc.

Congratulazioni, professore, il suo ultimo libro è davvero avvincente!
Marco, mi hanno detto che ti sei già laureato, congratulazioni!
Facciamo le nostre congratulazioni al dottor Bianchi, che ha fatto un’importante scoperta nel campo delle biotecnologie.

Complimenti

Anche»Complimenti!» si usa DOPO che si è fatto qualcosa di positivo o per una situazione positiva presente; è molto simile a «congratulazioni», ma ha un uso più quotidiano e si riferisce a situazioni meno formali o prive di riconoscimento sociale.
Possiamo usarlo, ad esempio, quando qualcuno ha semplicemente svolto bene il suo lavoro, quando si è comportato in modo positivo in una situazione difficile, quando ha cucinato bene, quando si è comprato qualcosa di bello, insomma, nella maggior parte delle situazioni quotidiane in cui vogliamo esprimere il nostro apprezzamento.

Hai dipinto tu questo quadro? Complimenti!
Rosa, questa torta è sensazionale, complimenti!
Avete proprio una bella casa, complimenti!

Bravo

«Bravo!» è molto simile a «complimenti» e si usa nella lingua parlata quotidiana, per sottolineare come qualcuno sia stato particolarmente abile nel realizzare qualcosa di positivo.
Un particolare da tenere sempre a mente quando parliamo in italiano è che «bravo» è un semplice aggettivo e non un’interiezione. Questo significa che «bravo» si deve adattare in genere e numero alla persona cui si riferisce (a differenza dello spagnolo, in cui «¡bravo!» è invariabile), ad esempio:
Luca, hai fatto proprio un bel lavoro! Bravo, continua così!
Laura, hai trovato tutte le cose che cercavo, brava!
Bambini, venite qui! […] Bravi!
Stefania, Lucia, avete fatto una torta fantastica! Brave!

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